martedì 27 maggio 2008

AIDS 3: confermata l’efficacia di atazanavir anche su pazienti naive

Presentati per la prima volta i risultati a 48 settimane dello Studio Castle, che dimostrano l’efficacia di atazanavir (inibitore della proteasi once a day) anche nei pazienti naive, cioè affetti da HIV mai trattati in precedenza con farmaci antiretrovirali. I dati dello studio, cui hanno preso parte anche importanti centri italiani, sono stati presentati nel corso del 15^ CROI (Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections), appuntamento americano dedicato ai retrovirus e alle infezioni opportunistiche, tenutosi nei giorni scorsi a Boston. I risultati dello studio offrono la conferma di un’arma terapeutica che unisce una efficacia simile al lopinavir/ritonavir (lopinavir/r), con un profilo migliore sulla tollerabilità e sugli effetti collaterali legati al sistema metabolico. Infatti nei pazienti naïve trattati con atazanavir/ritonavir (atazanavir/r) è stato riscontrato un più favorevole impatto sul profilo lipidico - con variazioni contenute dei livelli di colesterolo totale, non HDL e trigliceridi - e una ridotta incidenza di effetti collaterali sfavorevoli (episodi di nausea e diarrea). Atazanavir, disponibile anche in Italia dal 2005, è attualmente indicato in Europa solo per l’uso in pazienti HIV positivi già sottoposti a trattamento antiretrovirale e non per l’utilizzo in pazienti naïve.
Tags: Hiv Aids Fonte: Bristol-Myers Squibb

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