mercoledì 4 giugno 2008

Artrite reumatoide: diagnosi precoce con gli anticorpi anticitrullina

Il dosaggio degli anticorpi anticitrullina è efficace soprattutto nel confermare la presenza di artrite reumatoide e nel diagnosticare le forme iniziali. Il test più noto per confermare il sospetto di artrite reumatoide è il dosaggio del fattore reumatoide (FR). Tuttavia questo test presenta numerose limitazioni:1. non è presente in tutti i casi di artrite reumatodie2. ha una bassa sensibilità negli stadi iniziali della malattia3. può essere positivo in patologie diverse dall'artrite reumatoide, come per esempio la sindrome di Sjogren, infezioni batteriche o virali, epatiti, malattie ematologiche.Recentemente al dosaggio del fattore reumatoide si è affiancata la determinazione degli anticorpi anti citrullina (o meglio anti CCP = anti ciclic citrullinated peptides).Gli anti CCP hanno una sensibilità media del 64% (range da vari studi: 39%-94%) mentre quella del fattore reumatoide è del 60% (range 25% - 95%). Migliore invece è la specificità: 95% (89% - 98%) versus 79% (31% - 95%). I vantaggi degli anti CCP però sono anche altri. Intanto la loro maggior correlazione, rispetto al fattore reumatoide, alla gravità della malattia. Inoltre sono particolarmente utili nella diagnosi precoce, il che è importante per poter impostare una terapia aggressiva nelle fasi iniziali. Si è visto che il trattamento precoce è in grado di migliorare la prognosi a lungo termine. In soggetti con artrite iniziale di incerta natura oltre il 90% con anti CCP positivi andrà incontro nel giro di tre anni ad una franca artrite reumatoide mentre questo si verifica solo nel 25% dei soggetti con artrite ma anti CCP negativi.E' stato visto anche che soggetti con artrite reumatode e anti CCP inizialmente positivi possono impiegare anni a diventare positivi per il fattore reumatoide.Ovviamente i due test non devono essere visti in contrapposizione ma è utile una determianzione di entrambi perchè ci sono pazienti che sono positivi al fattore reumatoide e negativi agli anti CCP e viceversa.Non è invece chiaro se il monitoraggio seriato degli anti CCP possa servire a determinare la risposta alla terapia. In questo senso risultano più utili i normali markers di flogosi (VES, PCR).Da ultimo giova ricordare che non è consigliato il dosaggio degli anti CCP come test di screening nei soggetti in cui non ci siano sintomi sospetti di artrite reumatoide.
Fonte:Langguth D et al. Antibodies to cyclic citrullinated peptides: how they assist in the diagnosis of rheumatoid arthritis Australian Presciber 2006 Num. 6; 29: 162-164
Commento di Renato Rossi
Il dosaggio degli anti CCP è recentemente entrato nell'armamentario diagnostico dell'artrite reumatoide. Come ci ricorda questa revisione la sensibilità media degli anti CCP è solo di poco superiore a quella del Fattore Reumatoide (FR). La sensibilità di un test fa riferimento alla percentuale di falsi negativi: dire che un test ha una sensibilità del 60% vuol dire che su 100 pazienti affetti dalla malattia solo 60 saranno scoperti dal test mentre 40 saranno negativi anche se malati. Al contrario la specificità degli anti CCP è superiore a quella del FR. La specificità fa riferimento ai falsi positivi: dire che un test ha una specificità del 95% vuol dire che su 100 soggetti sani 95 avranno il test negativo e solo 5 saranno positivi.Questo significa che ritrovare positività per gli anti CCP è quasi diagnostico di artrite reumatoide in quanto la probabilità di un falso positivo è molto bassa mentre tale probabilità (di un falso positivo) è più elevata se si trova una positività per il fattore reumatoide.In altre parole se, di fronte ad un sospetto di artrite reumatoide, si trova un anti CCP positivo la diagnosi è estremamente probabile mentre altrettanto non si può dire per il Fattore Reumatoide; al contrario se gli anti CCP sono negativi non si può escludere con certezza la diagnosi in quanto il numero di falsi negativi è abbastanza elevato.Infine da sottolineare quanto ci rammentano gli autori della revisione: la richiesta degli anti CCP va fatta se vi sono sintomi suggestivi o sospetti di artrite reumatoide. Infatti anche con una percentuale di falsi positivi di solo il 5% estendere il test a tutta la popolazione significherebbe ritrovarsi con moltissimi soggetti sani ma con test positivo, con tutte le ricadute che si possono facilmente immaginare (stress psicologico, continui esami di follow-up, aumento dei costi per esami e consulenze inutili, ecc.).

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