martedì 27 maggio 2008

AIDS 9: l'evoluzione si è attrezzata contro i retrovirus, tranne quello dell'HIV

L’evoluzione ha protetto l’organismo umano dal virus PtERV1 ma, questo lo scotto da pagare, lo ha reso suscettibile a quello dell’HIV. Quattro milioni di anni fa i primi ominidi hanno sviluppato la resistenza ad un virus che, ancora oggi, è in grado di infettare le scimmie: questo virus si chiama PtERV1 ed è un virus ad RNA, proprio come quello dell’HIV. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle guidati da Michael Emerman il quale ha confrontato il genoma della scimmia, la cui sequenza è stata completata circa un anno fa, con quello umano per fare un’analisi comparativa e stabilire le differenze evolutive tra i due animali. La ricerca è stata pubblicata sull'ultimo numero della rivista Science.Da questa analisi è scaturito che mentre il genoma virale "ancestrale" era stato incorporato nel DNA delle scimmie, non vi era nessuna traccia di questo virus nell’uomo. Cellule umane in coltura, dunque, sono state infettate con il PtERV1 per osservarne la reazione; le cellule umane sono state in grado di difendersi dall’attacco del virus codificando la proteina, anch’essa dalla sigla oscura, TRIM5. Questa classe di proteina sembra essere l’unica posseduta dal genoma umano per difendersi dai retrovirus, ma non da tutti; il virus HIV, per esempio, può aggirare questa difesa.
Fonte: Hopkin M. Ancient disease resistance made us vulnerable to HIV. Nature news 24 giugno 2007.

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