mercoledì 28 maggio 2008

Scoperta una molecola per prevenire le allergie

La primavera si avvicina, e con lei le inevitabili allergie, una piaga che si e' triplicata negli ultimi 20 anni.
Ma da oggi si apre una nuova frontiera: una molecola che potrebbe portare in un prossimo futuro a un farmaco per combattere e prevenire le allergie. E' la scoperta di un gruppo di ricercatori della London School of Medicine, che sono riusciti a fermare gli attacchi allergici nei topi colpendo una singola molecola, la P110delta, e riuscendo a bloccare l'intero processo immunitario allergico. Il metodo e' apparentemente semplice. Le allergie non sono altro che la reazione del sistema immunitario contro qualcosa di innocuo, come il polline o le feci degli acari di casa, che il sistema erroneamente scambia per nemici pericolosi e attacca. Questo porta a infiammazioni della pelle o delle vie aeree, e alle sgradevoli sensazioni di "pseudo-raffreddore" a cui molti sono rassegnati.
La maggior parte delle pillole anti-allergiche possono ridurre i sintomi, ma non si puo' arrestare il processo in se' senza attaccare l'intero sistema immunitario, rendendo pero' la persona vulnerabile alle minacce "vere". Il team londinese allora si e' concentrato su una famiglia di proteine chiamate PI3Ks, che hanno diversi ruoli nel corpo umano. E la molecola P110delta ne fa parte. Attaccandola, si blocca, e da sola sembra inibire la reazione allergica, senza danneggiare il resto del sistema immunitario. "Questo lavoro - spiega il dottor Khaled Ali, che ha guidato il progetto - dimostra che abbiamo le potenzialita' per assumere il controllo del corpo, e prevenire i sintomi delle allergie". Partendo da questa molecola, garantiscono i ricercatori, si puo' arrivare a un farmaco contro le allergie, praticamente senza effetti collaterali: "Siamo molto fiduciosi - dice il professor Bart Vanhaesebroeck, della London School of Medicine - che un farmaco per i pazienti umani possa essere prodotto in breve tempo. Per prevenire le allergie, non solo per lenire i sintomi".

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