giovedì 29 maggio 2008

Prescrizioni inappropriate di antibiotici, quali medici ne fanno di più

Le differenze tra strategie prescrittive degli antibiotici tra medico e medico e le inappropriatezze in questo campo da quali fattori dipendono e in quale misura? Se lo domanda il Canadian Medical Association Journal.

I ricercatori del Department of Epidemiology and Biostatistics della McGill University di Montreal hanno analizzato una coorte storica di 852 medici primari del Quebec nominati tra il 1990 e il 1998 e valutato le loro abitudini riguardo alla prescrizione di antibiotici durante i primi 6-9 anni di carriera prendendo in esame esperienza nella pratica clinica, volume della pratica clinica quotidiana, luogo dove si è svolto il training, voto agli esami. Un totale di 104.230 pazienti nel periodo analizzato hanno ricevuto una diagnosi di infezione virale e 65.304 di infezione batterica. È emerso che i laureati extra-americani hanno una tendenza maggiore a prescrivere antibiotici per infezioni virali respiratorie: le prescrizioni inappropriate aumentano con l’aumento degli anni di carriera. Anche i medici con un volume di visite quotidiane più elevato tendono a prescrivere inappropriatamente gli antibiotici più frequentemente, mentre la carriera accademica e le votazioni ricevute non sembrano avere una correlazione statistica con le prescrizioni errate.

Bibliografia. Cadieux G, Tamblyn R, Dauphinee D, Libman M. Predictors of inappropriate antibiotic prescribing among primary care physicians. CMAJ 2007; 177(8): 877-83.

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